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LA CREATIVITA’ NELL’ERA DELL’EFFICIENZA

Cosa può offrire la creatività in una società in cui tutto viene misurato, registrato, analizzato e ottimizzato, dove l’efficienza è il faro?

Negli anni, il progressivo aumento delle attività aziendali basate su dati e algoritmi, han fatto sì che le analisi predittive siano diventate parte essenziale del kit di strumenti standard di un’azienda per migliorare l’efficienza e i risultati. La creatività è considerata un lusso che vorremmo avere, ma non possiamo permetterci, se vogliamo rimanere competitivi in questa nuova era digitale. Anche se l’importanza della creatività non è mai stata così evidente come oggi.

 

la distanza tra creatività ed efficienza

 

La creatività è disordinata. È difficile da misurare e raramente esistono regole fisse su come essere più creativi sul lavoro. La creatività non prospera in ambienti strutturati con processi HR rigorosi, strutture rigide di comando e controllo e un management verticale, che direziona solo dall’alto verso il basso. In altre parole, la creatività non è un sottoprodotto dell’efficienza.

Di conseguenza, mentre le aziende sono diventate più efficienti nelle loro operazioni basate sui dati, sono anche diventate meno creative. La creatività richiede tempo e risorse, spesso visti come un lusso nel frenetico mondo del business. La credenza sulla “mancanza di tempo e risorse” per poter essere creativi porta però un rischio, di ristagnare e incontrare fatica nell’adattarsi al panorama in continua evoluzione.

Per stare però al passo con tempi sempre più complessi e mutevoli, le aziende saranno obbligate a trovare modi per integrare davvero la creatività nelle proprie operazioni quotidiane, ma il primo tabù da rompere è proprio questo.

 

creatività

 

Autorizzare spazi di minor controllo

 

Così dobbiamo fare i conti prima di tutto con l’autorizzarsi e autorizzare spazi di minor controllo e di temporanea non conoscenza, che alimentino pensieri collettivi, anche divergenti. La creatività, infatti, non è appannaggio di un singolo, ma di un sistema sociale che alimenta un’energia generativa di pensieri: un tempo in cui costruire contaminandosi a vicenda.

 

Con il giusto mix di creatività e analisi basata sui dati, le aziende possono quindi trovare modi innovativi per guardare ai “problemi” e alle sfide per raggiungere i propri obiettivi. Gli stessi dati diventano così strumenti per informare e guidare proprio i processi creativi. Nasce così una danza tra processi di innovazione legati all’efficacia e processi di messa a terra legati all’efficienza.

 

Per saperne di più guarda la registrazione della nostra diretta “Let’s peoplerise with…Claudio Saurin” in cui abbiamo dialogato sul perché non sia più il tempo solo dell’efficienza nelle organizzazioni.

 

 

 

 

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