Recentemente mi ha molto colpito questo “google trend”: il costante avvicinamento tra “leadership development” ed ”employee engagement” (Fig.1).
E’ come se, per certi versi, la visione dell’organizzazione top-down stia allineandosi con la visione bottom-up. Ma perché si sta assistendo a questo trend? Tutti sappiamo e leggiamo oggi che il contesto economico ha cambiato pelle, è veloce e in costante cambiamento. Engagement ed altre parole come innovazione, creatività, collaborazione sono ormai all’ordine del giorno e si scontrano con un sistema adattato e plasmato negli anni per gestire un mondo industriale maggiormente statico e prevedibile. Il mondo si sta evolvendo. E lo fa spostandosi da una economia “product-driven” ad una “knowledge-innovation-driven”1:
1. Product-Driven: focus sulla produzione di prodotti standardizzati, visione prodotto- centrica;
2. Service-Driven: focus sulla delivery di servizi personalizzati, visione cliente-centrica;
3. Knowledge-Innovation-Driven: focus sulla co-creazione di esperienze personalizzate, visione co-creativa;
Nello stadio 1 il mondo è qualcosa di esterno e stabile. Contano economie di scala e iper-specializzazione.
Nello stadio 2 la chiave del successo viene individuata nella capacità di aumentare la “Customer Satisfaction”, ovvero nell’avvicinarsi ai “confini organizzativi” potenziando l’interfaccia di dialogo con il cliente. E’ il focus degli ultimi 15-20 anni, ed ancor oggi la stadio percepito da gran parte delle aziende.
Nello stadio 3 invece l’organizzazione diventa fluida e i confini non sono più delineati. “Employee” e “Customer” rientrano nel magico mondo del “People”, l’interazione diviene l’elemento principale, la visione sistemica prevale sulla visione funzionale e diviene così fondamentale costruire sistemi allo stesso tempo bilanciati ma spinti dalla capacità dei singoli di mettere a servizio la propria creatività. E’ per questo motivo che si supera il concetto di “Satisfaction” per parlare invece di “Engagement” come motore che muove la creatività. Questo vede:
– nel“customer” non più un target quanto piuttosto un partner per l’innovazione;
– nell’“employee” non solo un collaboratore operativo-reattivo ma una persona con potenziale creativo e generativo.
Questa evoluzione, se non rivoluzione, richiede un profondo ripensamento dell’organizzazione. I vecchi sistemi e le vecchie practice non sono più adatte alle nuove sfide. Come però spostarsi dallo stadio 2 allo stadio 3? Come entrare concretamente, con la propria organizzazione, nell’era economica della co-creazione?
Nei prossimi post di questa serie parleremo di employee engagement e di approcci intrinsecamente connessi con la co-creazione.
1. Scharmer, O.,2009, Theory U: leading from the future as it emerges.