Nella mia vita professionale ho sempre preso le mie decisioni in base al senso che i progetti potevano portare e alla possibilità di avere al mio fianco, non solo dei colleghi, ma piuttosto dei buoni compagni di viaggio. Per questo, quando Antonio Di Stefano mi ha raccontato della sua idea di creare Peoplerise, ho scelto di dimettermi dal ruolo che ricoprivo a quel tempo. Ho visto nel suo disegno un grande potenziale, l’opportunità di fare la differenza, investendo in qualcosa in cui credevo, dando vita ad un progetto bello, coraggioso e creativo, che poteva avere un senso per me e le persone con cui lo avrei condiviso.
Con Antonio ci conoscevamo da nove anni. Insieme avevamo affrontato molte sfide professionali all’interno della stessa azienda, io come responsabile selezione e sviluppo e lui come direttore del personale. Nessuno di noi però era mai stato consulente e sapeva cosa questo potesse veramente significare. La scelta quindi a suo tempo è stata un vero e proprio salto nel vuoto, una bellissima scommessa, che mi ha costretto a mettermi profondamente in discussione. Ho dovuto lasciare la sicurezza di quella che era stata la mia vita professionale fino a quel momento ed aprirmi ad una fase completamente nuova, di studio e sperimentazione.
Lavoravo nel contesto delle organizzazioni ormai da più di dieci anni e mi rendevo conto che il mondo imprenditoriale era ad un bivio cruciale. Le persone all’interno delle aziende erano poco valorizzate e non riuscivano a trovare un senso nel proprio lavoro. Notavo un malessere crescente fra i dipendenti e allo stesso tempo una grande difficoltà fra i manager, che faticavano a riconoscere il problema e a trovare il modo di affrontarlo.
Creando Peoplerise quindi potevamo veramente introdurre un nuovo approccio. Potevamo trovare un modo radicalmente diverso di dare spazio alle persone all’interno delle organizzazioni. Non volevamo infatti imporre un modello calato dall’alto, ma portare un contributo che potesse avere invece un senso vero, profondo e autentico, rispettoso delle potenzialità e delle competenze di ogni singolo collaboratore delle aziende in cui avremmo lavorato. È sulla base di questo pensiero che abbiamo ideato non solo il nome della nostra società, ma anche il payoff “People will always be essential”.
Se ripenso a quel periodo, posso dire che decidere di far parte di quel piccolo germoglio nato nel 2009, è stata una scelta di pancia e di cuore, più che di testa. Eravamo una start up con tante potenzialità, persone con un enorme entusiasmo ed energia, però non avevamo clienti e tanto meno una storia alle spalle da poter raccontare come consulenti.
Le preoccupazioni quindi non sono certo mancate e guardando oggi Peoplerise, non mi sarei mai immaginata questa storia meravigliosa, i tanti progetti creati e i traguardi raggiunti. Sono stati 10 anni stupendi, ognuno bello a suo modo, ricchi di momenti di allegria e di relazioni importanti, perché per noi stare bene insieme, ogni giorno, è fondamentale. E questo vale per il nostro gruppo di lavoro, ma anche per quando entriamo nelle aziende con i nostri progetti. Il rapporto non è mai quello classico tra cliente e fornitore, perché la creazione di una relazione per noi è fondamentale. E sono così tante le persone che in questi dieci anni ci hanno dato fiducia e si sono affidate, che provo veramente una grande gratitudine.
Ed è perché crediamo nella possibilità di portare realmente nuovo valore nella loro quotidianità e di dare un contributo che possa essere concreto e utile, che dedichiamo molta parte del nostro tempo allo studio, alla ricerca e alla nostra formazione. Per questo la stessa Peoplerise è un luogo di sperimentazione, un laboratorio che cerca continuamente nuove strade per trovare un modo diverso di essere azienda, dove le persone sono profondamente connesse al proposito, lavorano su di sé, ricercando e valorizzando i propri talenti. Siamo una pazza tribe di esploratori, un gruppo che si è scelto, dei compagni di viaggio, verso i quali io sono profondamente grata.
Antonio dieci fa ha messo sicuramente l’impulso iniziale, ma Peoplerise è di tutti quelli che in questo tempo si sono presi cura di alimentare quella scintilla. È questa la bellezza di Peoplerise, si rigenera in continuazione, evolve con le persone, contribuisce al loro futuro e permette a ciascuno di trovare la propria strada.
….to be continued…