#progettodiricerca
obiettivo
In questo filone di ricerca, portato avanti insieme alla CUOA Business School e i partner indicati qui sotto, il mondo scientifico e quello professionale scambiano conoscenze ed esperienze sul tema delle scienze della complessità applicate al management. La Community ad oggi comprende più di 200 persone ingaggiate in diversi Gruppi di Interesse Speciali (SIG).
info
Il management scientifico si è affermato nel secolo scorso e ha permesso di raggiungere risultati produttivi e di progresso inimmaginabili. Nel frattempo, i contesti di lavoro e sociali sono diventati sempre più globali, volatili e interdipendenti. Questo cambiamento ha reso l’approccio scientifico al management insufficiente. Da qui la nascita della comunità di pratica CUOA COMPLEXITY COMMUNITY, un luogo dove ogni membro della comunità abbia l’opportunità di un apprendimento permanente basato su condivisione di competenze, pratiche, idee, studi, ricerche, sperimentazioni ecc.
L’intelligenza è distribuita e va colta e valorizzata in ambienti di condivisione come quello della community. Il futuro è delle organizzazioni a molte menti e noi intendiamo essere come una “bottega” rinascimentale dove le persone possano aumentare la propria consapevolezza, apprendere, interagire, confrontarsi e migliorare le proprie abilità.
La “Complexity Community” è l’unico modo per valorizzare la conoscenza professionale, la quale è diversa da quella scientifica, la completa e la arricchisce. La conoscenza professionale si crea durante il processo decisionale e le azioni dei professionisti i quali affrontano problemi male definiti, unici e in continuo cambiamento.
Le comunità di pratica sono sistemi auto-organizzati fondati su interessi comuni, diversità professionale, mutue relazioni, scambio di conoscenza sia tacita che esplicita e apprendimento cooperativo. La costruzione di una conoscenza collettiva condivisa consente lo sviluppo di un’autentica ridondanza cognitiva fondata su apertura mentale, nuove prospettive, curiosità intellettuale e devianza. Il premio in palio è lusinghiero: un arricchimento cognitivo per navigare da “saggi” nei mari della complessità.
con chi
Centro sull’Innovazione Tecnologica e Digitale di Liuc Business School, Complexity Education Project, CREDEM, Diotima society, Dipartimento di Ingegneria informatica automatica e gestionale Antonio Ruberti (Sapienza Università di Roma), Fondazione Fabbri, Forma del tempo, Indaco, Istituto di Sistemi e Tecnologie Industriali Intelligenti per il Manifatturiero Avanzato – Consiglio Nazionale delle Ricerche (STIIMA-CNR), Laboratorio di Ingegneria Gestionale (Università di Udine), Laboratorio di Scienze Matematiche (Università Internazionale degli Studi di Roma), Novalia, Peoplerise, Simplify, Texture, The Business Game, The Human Factory, Venetwork, Zeranta Edutainment, Zordan, etc…
Questo argomento è estremamente attuale ed essenziale da approfondire. Vuoi dare il tuo contributo? Entra anche tu nella Complexity Management Community
Guarda il video del primo incontro “I vantaggi dell’auto organizzazione per affrontare la complessità, il caso Zordan”