I criteri che le banche includono nei loro processi decisionali plasmano il nostro futuro perché decidono quali progetti, iniziative e imprese finanziare. Se vogliamo affrontare le grandi sfide sociali e ambientali, è fondamentale dunque ripensare il ruolo della finanza all’interno della società. Per questo Peoplerise aderisce al movimento di organizzazioni che a livello internazionale stanno favorendo un dibattito, coinvolgendo attori differenti nella comunità italiana, allo scopo di trovare nuovi punti di contatto. Ecco una prima testimonianza, quella di Oscar di Montigny, fondatore di Mediolanum Corporate University.
Come dovrebbero cambiare le banche?
“Una volta le banche erano tutte dello stesso genere, ora c’è più diversità. Del resto questo lo stiamo osservando da tempo ed infatti il primo ciclo di cambiamento in realtà è già finito. In futuro la banca, per come l’abbiamo conosciuta, tenderà a scomparire, ma resterà la funzione di banking. Perché Bill Gates potrebbe veramente avere ragione: il settore bancario è necessario, le banche no.”
Da quali elementi si dovrebbe partire?
“Le banche tradizionali, che non si sono ancora trasformate, dovranno adeguarsi con maggiore flessibilità al contesto digitale, essere community based più che client based, far evolvere il proprio linguaggio, adeguando costantemente i mezzi per comunicare. Ma il cambiamento prima di tutto dovrà riguardare la cultura aziendale. Serve infatti ripensare all’intero disegno, per dare maggiore autonomia ai singoli, riconfigurare le priorità per l’allocazione dei budget, inclusa la gestione del tempo.”
Le possibili barriere?
“Le persone potranno agevolare o frenare la trasformazione. Perché alcune mansioni scompariranno, come è naturale che sia. Ma l’incontro con la diversità, con altre banche native digitali ad esempio, dovrà essere da stimolo per l’innovazione e non di chiusura, perché questo consentirà la generazione di nuove competenze. Il maggiore ostacolo saranno sicuramente le abitudini e l’attaccamento alle poltrone da parte dei manager, che dovranno rivedere il loro ruolo. I vertici delle organizzazioni infatti giocheranno un ruolo chiave per favorire il cambiamento.”
Quali saranno i valori guida?
“Bisogna ripensare le legacy dei nuovi progetti. L’etica dovrà essere il valore guida e il vantaggio per la collettività dovrà avere la meglio su quello dei singoli. Ma questo non sarà semplice. Non sono temi di cui si tratta abitualmente nel settore bancario. Per questo c’è bisogno di confronto.”
Scopri la precedente intervista sul #banking4.0 con Katrin Kaufer del MIT di Boston, fondatrice del Presencing Institute >> vai all’articolo “Per le banche è tempo di prendere una posizione”