Luca Bertolin, Product Quality Director – Electrolux
“Tutti è un moltiplicatore. È un moltiplicatore di impegno e di soddisfazione. Per questo l’apertura, la condivisione e il coinvolgimento dei colleghi sin dall’inizio di un progetto sono importanti. Rendono il riconoscimento di quell’iniziativa diffuso e cambiano la qualità delle relazioni e dell’appagamento dei singoli. Per questo è importante imparare a liberarsi dall’esigenza di mettere il nostro nome alle attività che svolgiamo ed ai progetti che realizziamo, anche se siamo stati noi i primi ad avere avuto l’idea.
È un approccio che richiede attenzione e tempo all’inizio, ma nel lungo termine ripaga perché evita di replicare vecchi errori, di ripercorrere processi del passato e di stabilire obiettivi che non rispondono completamente al reale bisogno. Ed è quello che ci permette di definire veramente dove vogliamo arrivare e sviluppare la forza e il coraggio, anche nel bel mezzo del percorso, di interrompere e ricominciare da capo, se si osserva che la strada non è quella giusta.
Costa fatica, arrivare a questo punto. Ma la capacità di avere una mente aperta permette realmente di affrontare con maggiore disponibilità anche le situazioni in cui l’obiettivo non viene raggiunto. Perché la consapevolezza di avere creato un buon percorso, di avere aperto nuove relazioni e collaborazioni, ci consente di avere fiducia nella possibilità di provare altre strade, avendo fatto tesoro però di quello che è successo.
Per noi del Team Qualità in Electrolux è stato un vero cambiamento adottare questa nuova via. Eppure, oggi la nostra innovazione sta proprio nell’approccio. Siamo arrivati a riconoscere che, in un mondo che cambia ogni giorno così rapidamente, il processo perfetto non esisterà mai. Ci sarà sempre qualcosa che non va, ma questa non sarà una giustificazione per non andare avanti o per non arrivare alla conclusione, perché è il commitment che fa la differenza. È il commitment quello che consente, attraverso il riconoscimento di un processo condiviso, di rimettere al centro l’obiettivo comune anche di fronte alle difficoltà, evitando lo scarica barile.”
Credo che questa sia la trasformazione che porta dall’essere manager ad essere leader. Il leader crea qualcosa che può avere dimensioni inaspettate, può partire da un piccolo progetto che può portare però un grande contributo e l’effetto possibile è sconosciuto. Ed è questa la vera innovazione.