fbpx

Che senso ha parlare di Sorgente d’impresa al giorno d’oggi?

La peculiarità dell’essere umano e il senso della vita

 

Penso che la peculiarità per considerarsi umani consista nel dover trovare nella natura il nostro senso. In questo ci differenziamo da ogni altro essere vivente, sia esso animale o vegetale. Per loro il senso è dato dalle caratteristiche della specie: devono adattarsi al contesto e quindi provare a far accadere il loro univoco meraviglioso progetto.

 

Per noi umani, invece, è la comprensione del progetto che rappresenta il grande viaggio esistenziale. Perché io? Perché adesso? Cosa è sensato che faccia durante la mia vita? Che senso ha quella cosa o quell’altra ancora? Cosa c’entro io in tutto questo? Peccato che questo, che è un vero e proprio senso: il senso della vita, in questa epoca venga continuamente messo sotto traccia e riemerga solo quando accadono fatti eclatanti che il senso della vita lo fanno vacillare: una malattia, una pandemia, insomma una inusitata wake up call.

 

Comunque, si tratta di un viaggio di ricerca che può definirsi concluso solo alla fine della vita di ciascuno, non prima.

 

Le organizzazioni come espressione estesa delle persone

 

Ora osserviamo cosa accade da questo punto di vista alle organizzazioni. Le organizzazioni, in quanto esseri viventi, sono l’espressione estesa delle persone che ne compongono l’ecosistema di appartenenza, nella più moderna visione parliamo di un approccio multistakeholder.

 

Dal termine “estesa” emerge invece una nuova ed unica peculiarità di questo esistere al mondo: essere a sua volta un univoco organismo vivente. Che la si chiami impresa, organizzazione o semplicemente progetto, non cambia granché, sempre di organismo vivente parliamo.

 

L’impresa come organismo vivente e la sua Sorgente

 

L’impresa è una creatura ibrida fantastica. Ha le caratteristiche dinamiche dell’essere umano, di cui è somma estesa, e quelle del vegetale, per il suo essere rete connessa per esistere. Come i vegetali, l’impresa per esistere deve conoscere a priori il proprio senso. Lo deve possedere e riconoscere nel proprio seme, altrimenti non può vivere. Viene al mondo e per abbrivio procede per qualche tempo e poi muore.

 

Non è un caso che la vita media dell’impresa nel mondo più “evoluto” è in preoccupante precipitazione. Chissà perché? Nella cultura turbo-capitalistica che stiamo vivendo negli ultimi 30, 20 anni, purtroppo, non c’è tempo per prendersi cura di questi aspetti.

 

Poiché non ha voce propria, l’impresa per poter parlare nel mondo ha necessità di essere interpretata, sente la necessità di poter dichiarare ad alta voce il proprio Purpose, così da poter svolgere il proprio progetto con un lavoro focalizzato e concreto.

 

Il ruolo di Sorgente di chi l’ha fondata

 

È qui che entra in gioco un ruolo fondamentale: quello della fondatrice o del fondatore, la persona che per prima ha colto questo seme in potenza e lo ha portato nel mondo. Ella/Egli ha stretto con quest’energia un’alleanza, che durerà fino alla fine della sua presenza nel progetto, dopo averne determinato con responsabilità e discernimento il passaggio di testimone.

 

La fondatrice è la Sorgente dell’impresa nel senso che vi è legata nell’intimo essendone voce, come evidenziato nel lavoro di Peter Koenig. Egli esplora come la persona che fondato un progetto sia la fonte di un’energia creativa fondamentale, il cui ruolo continua anche oltre la gestione operativa dell’impresa.

La crisi delle imprese moderne e il distacco dalla Sorgente

 

Come ho accennato, nella cultura turbo-capitalistica attuale, purtroppo, non c’è tempo per prendersi cura di questi aspetti più profondi. Le imprese nascono con l’ambizione di essere unicorni, per essere cedute in exit finanziari monstre e ricorrenti, dove la relazione tra Impresa e la sua Sorgente viene trascurata, mettendo a rischio la continuità del legame e l’evoluzione dell’impresa stessa.

 

Non è un caso che il vorticoso procedere di ottuse exit porti al depauperamento di tutti i capitali dell’impresa ed alla fine anche di quello finanziario, portando al dissanguamento queste iniziative.

 

Sarebbe interessante approfondire perché alcune, poche, resistono a discapito di questo stillicidio, e potremmo osservare che la relazione tra l’impresa e il suo “daimon” non è stata scissa!

 

Lavorare con la Sorgente: il pensiero di Tom Nixon

 

Tom Nixon, nel suo libro Work with Source, approfondisce proprio questo concetto, esplorando come un’organizzazione possa prosperare lavorando con la Sorgente. Secondo Nixon, l’impresa è il frutto di un’energia creativa che viene canalizzata dal fondatore e deve essere nutrita da chiunque ne faccia parte, non solo attraverso scelte economiche ma anche culturali e sociali. Nixon sostiene che, per comprendere davvero il senso dell’impresa, occorre riscoprire il legame originale con la Sorgente, dando così voce e potere a quell’energia creativa che guida ogni decisione e azione.

 

Purpose evolutivo e rigenerazione: Laloux e l’impresa rigenerativa

 

Allo stesso modo, Frederik Laloux, nel suo libro Reinventing Organizations, parla di proposito evolutivo, sottolineando che le organizzazioni più evolute sono quelle che non si limitano a perseguire un obiettivo economico, ma seguono un purpose che evolve insieme all’organizzazione stessa. L’impresa non è un’entità statica, ma un organismo vivo che cresce, cambia e si adatta in connessione con le esigenze del mondo. Il fondatore o la fondatrice, in questo contesto, è chiamato/a a sintonizzarsi con il purpose evolutivo dell’organizzazione, permettendo a questa di rispondere in modo rigenerativo alle sfide del pianeta e della società.

 

Questa connessione rigenerativa è esplorata anche nel lavoro di Niels de Fraguier e Stephen Vasconcellos nel L’Impresa Rigenerativa, che collega l’energia creativa del fondatore e dell’impresa a tematiche vitali come la rigenerazione del pianeta, del sociale e della cultura.

 

La necessità di riscoprire il legame con la Sorgente

 

Credo che manchi proprio, o sia venuta meno, la cultura della relazione profonda tra Sorgente e impresa. È attraverso il lavoro di scoperta di consapevolezza complessiva, che questo ruolo trova un senso non-individualistico, ma di comunità. Comprendendo il proprio ruolo sociale e culturale, oltre che economico, la fondatrice sente il bisogno di far emergere il senso profondo dell’azienda. È attraverso questa consapevolezza, che ella esce da una posizione egoica e chiama la comunità degli stakeholder a prendere parte attiva.

 

Come ci siamo già detti in altre occasioni, si tratta di una danza in armonia tra testa, cuore e mani dell’intera comunità. Con tutti al servizio e in arricchimento di quanto la Sorgente ha fatto sgorgare con forza. Se non ci fossero gli spazi adeguati attorno alla fonte, in grado di far confluire questa energia in ruscelli altrettanto carichi di senso e di intenzione, non si arriverebbe al mare, ma rimarrebbe solo uno stupefacente sgorgare fine a se stesso, lasciando attorno a sé solo fanghiglia.

 

sorgente

pic by jplenio

 

in sintesi: i principi della Sorgente

  • È UNICA: ogni iniziativa/azienda ha una Sorgente primaria, un individuo che prende il primo rischio e avvia il progetto.
  • AUTORITÀ CREATIVA: la Sorgente ha l’autorità naturale sulla visione e direzione dell’iniziativa.
  • RESPONSABILITÀ: la Sorgente è responsabile della realizzazione della visione complessiva.
  • OSPITALITÀ: la Sorgente deve creare spazi di dialogo e imparare a coinvolgere gli altri, senza perdere l’essenza dell’intento originale.
  • SORGENTI SPECIFICHE: la Sorgente incoraggia gli altri a riconoscere le loro posizioni nel campo creativo e ad assumere quei ruoli in modo efficace.
  • AUTO-SVILUPPO: la Sorgente ha l’impegno di prioritizzare il self-development delle persone per gestire le responsabilità ed evitare comportamenti negativi/opportunistici.
  • SUCCESSIONE: se la Sorgente deve allontanarsi/ritirarsi, è essenziale preparare e passare correttamente il ruolo a chi succederà.

Condividimi!

Contattaci
Tutti gli articoli