Erano le 12 e 25 del 9 febbraio 2009 quando, emozionatissimo, ho firmato i documenti nello studio di un notaio a Montebelluna, in provincia di Treviso. E nel giro di qualche minuto Peoplerise era nata.
Il mondo stava attraversando un momento di crisi economica mai visto prima e da poco la mia carriera aveva subito una battuta d’arresto imprevedibile. Nell’anno più bello della mia vita professionale di allora infatti, mi ero trovato nella condizione di dover interrompere i rapporti con l’azienda in cui ricoprivo il ruolo di direttore del personale. Dopo 28 anni come dirigente, era un fatto difficilissimo da accettare. E così mentre tutti attorno mi dicevano che ero un matto, ho deciso di fare una scelta dirompente, di cambiare radicalmente la mia vita e di non tornare a fare il dirigente. Perché ho pensato che se dovevo rischiare, lo volevo fare sulla base delle mie scelte.
Assieme a me, in questa sfida che allora sembrava pazzesca e assurda, Mauro Petronelli co-founder, che mi ha dato il coraggio e senza il quale a suo tempo non ce l’avrei mai fatta e Marzia Visentin, tutt’oggi partner e socia di Peoplerise, che allora scelse di imbarcarsi in quest’avventura rinunciando ad un contratto a tempo indeterminato, ad un aumento di stipendio e ad un avanzamento di carriera. Un grande atto di fiducia, il primo di tanti bellissimi atti di fiducia che in questi 10 anni il progetto Peoplerise ha raccolto attorno a sé e che, a guardarli a posteriori, mi fanno emozionare profondamente.
A suo tempo, come oggi, il nostro slogan era: “essere felici e stare bene assieme”. Ma il primo periodo è stato in realtà anche molto duro. Un momento vulcanico, di generatività totale. Lì si è radicato un pezzo evolutivo veramente importante per Peoplerise. Perché come siamo oggi è il frutto delle profonde conversazioni di quella fase e degli scontri accesi tra noi, per definire quale volevamo fosse il DNA di questa organizzazione, che stava nascendo.
I primi mesi fissavamo il telefono nella speranza che squillasse. I potenziali clienti amici erano diffidenti e all’inizio abbiamo dovuto fare i conti con la delusione di andare avanti grazie alla fiducia di persone che ci conoscevano meno. Poi finalmente, è arrivato il primo incarico: 2500 euro! Ci abbiamo lavorato in tre, per giorni. Da lì le tappe importanti si sono susseguite, una dietro all’altra. Ricordo che ai primi 100.000 euro di fatturato abbiamo proprio pianto. E nel 2014, grazie al fondamentale contributo di Jake Esman, oggi nostro partner e Pieter Spinder, fondatore di Knowmads, Peoplerise è uscita dai confini del mercato italiano conquistando i primi clienti a livello internazionale.
Normalmente nei compleanni non si parla delle difficoltà. Ma fra i tanti pezzi fondamentali di questi 10 anni il 2015 è stato un anno critico e oggi Peoplerise non esisterebbe se Marzia e Alessandro Rossi, non avessero accettato di diventare soci, assieme a Flavio Fabiani e Tiziano Capelli. Quell’anno infatti avevo scoperto di avere una malattia alla quale non sapevo se sarei sopravvissuto e stavo valutando di vendere, dato che avevo ricevuto delle offerte. Ma loro si sono presi in carico la responsabilità dell’azienda ed è stato un pezzo di rifondazione importante.
Oggi se osservo la scia che abbiamo lasciato alle nostre spalle provo una gioia immensa e vedo una storia piena di persone sorprendenti, scelte forti e una resilienza incredibile, che ci ha permesso di ripartire con coraggio, anche da zero, ogni volta che c’è stata una difficoltà. E vedo un arricchimento e un processo evolutivo profondi, mio e di tutti i compagni di viaggio di questi anni. Perché ogni persona che ha fatto un pezzo di strada con noi ha contribuito a dare un senso alle intuizioni iniziali e a rendere sempre più chiaro cosa voglia dire Peoplerise.
Oggi il nostro modo di essere consulenti è supportare le persone che lavorano nelle organizzazioni, per fare emergere le loro vene aurifere, un po’ come fossimo dei minatori. Perché è da lì che noi siamo partiti, dalla nostra voglia di scoprire il nostro valore.
Sono riconoscente a tantissime persone e queste sono solo alcune di quelle che hanno consentito a Peoplerise di festeggiare i primi dieci anni: tutti i fantastici clienti che hanno voluto sperimentare con noi una nuova visione della consulenza e dello sviluppo e tutta la meravigliosa tribe e gli amici di Peoplerise di oggi e di ieri, Adriaan Bekman, Alessandra Scala, Alessandro Rossi, Barbara Donadon, Bruno di Loreto Wurms, Carole Ardigò, Daniela Bottega, Elena Crudo, Elisabetta Mutto Accordi, Flavio Fabiani, Francesca Dragotta, Francesca Natale, Franco Furnò, Franco Tagliente, Giorgia Madonno, Giulia Sammartin, Giuseppe Pasciutti, Ilaria Buccioni, Jake Esman, Kay Waardenburg, Luis Caroli, Marco Abbate, Marzia Visentin, Mauro Petronelli, Pieter Spinder, Roberto Chinello, Sandra Ermacora, Sara Taddeo, Silvia Piccin, Susanna Rinaldi, Valentina Catena.
Infine un grazie va a tutti i nostri compagni, familiari e amici, che hanno sopportato e supportato la nostra vita strapazzata, a volte molto distante da loro.
….to be continued