Oggi sono a Milano per intervenire alla presentazione dell’edizione in italiano del libro di Brian J. Robertson “Holacracy. Come superare la gerarchia”, curata dagli amici Andrea Farè e Demetrio Labate.
All’incontro prenderanno parte Paul Walker di Zappos, in collegamento dagli USA, Francesco Lomonaco di Radio Television Suisse, oltre ovviamente ad Andrea e Demetrio per LeapFrog. L’appuntamento sarà anche l’occasione per aprire un dibattito sulle sfide e le opportunità legate all’adozione di questi nuovi approcci organizzativi.
Tutte le indagini effettuate in questi anni, per rilevare il livello di engagement tra i collaboratori, rivelano che circa il 15% delle persone è attivamente ingaggiato, ossia molto collegato al proposito dell’azienda, il 70% risulta non esserlo e circa il 15% è chiaramente oppositivo.
Altre indagini rilevano che ai nuovi collaboratori interessano luoghi di lavoro in cui si possa autenticamente partecipare, facendo divenire le grandi aziende “sicure” di un tempo, quasi dei ripieghi.
Questi sono indizi che indicano la crisi profonda del fare impresa degli ultimi 30 anni, e con fatica sta emergendo una nuova via. Le persone cercano aziende dove trovare senso, arricchirsi e poter co-creare sul serio. Poco conta se è una garage o un bell’ufficio.
E’ evidente che questo nuovo trend, che mette in evidenza l’azienda come essenza e cultura, oltre che come struttura, ha necessità di individuare nuovi modi in grado di ospitare tutta questa vita, senza ulteriori remake e tentativi di fare funzionare ingranaggi che si inceppano sempre più.
In questo scenario, ispirazioni come la Teal, approcci come Holacracy e ponti come l’Agile, sono da guardare con attenzione, perché è da lì che probabilmente emergerà nuova vita organizzativa. Per noi quindi, partecipare a incontri come quello di oggi significa aiutare il nuovo sistema ad emergere, anche attraverso il confronto e dibattito.
